Di | Érich-Emmanuel Schmitt |
Regia | Christian Poggioni |
Con | Christian Poggioni |
Musiche originali | Amleto Pace, Antonio Gorgoglione |
Scene e costumi | Ambra Rinaldo |
Gioielli | Emilia Fusi |
Luci | Piera Rossi |
Sartoria | Sarte d'Arte |
Foto di scena | Ivan Cimadoro |
Scritto con lo stile avvincente ed il ritmo incalzante della spy-story, Il vangelo secondo Pilato conquista lo spettatore fin dalle prime battute e lo tiene ancorato con una sequenza di colpi di scena alla vicenda di Ponzio Pilato, governatore romano in Palestina, alle prese con il caso Jeshua, il “mago di Nazareth” da poco giustiziato. Non solo il cadavere è scomparso, addirittura circola la voce che Jeshua sia riapparso vivo. Occorre sventare la leggenda di una resurrezione: avrebbe conseguenze imprevedibili per la Palestina, forse per tutto l’impero.
Ha inizio una caccia serrata, carica di suspence: dove è nascosto il cadavere? Il protagonista delle apparizioni è un sosia? Chi sono i complici? Jeshua è davvero morto sulla croce?
Le domande si moltiplicano. Pilato indaga. Ma una dopo l’altra tutte le ipotesi vacillano. Tutte le piste conducono sulla soglia di un mistero: il caso appare insolubile.
La ricerca a questo punto si sposta dai meandri di Gerusalemme al labirinto della coscienza di Pilato. Il governatore, militare razionale abituato a interrogare gli altri, lascia il posto all’uomo che interroga sé stesso. Ma il duello non sarà meno drammatico.
Il Vangelo secondo Pilato prende avvio per trovare delle risposte e termina con delle domande. Domande profonde che non possono essere risolte. Possono solo essere vissute.
Il mago di Nazareth è morto, non ho più nulla da temere, è evidente. Solo che qualcosa mi è sfuggita di mano. In questa indagine su Jeshua non faccio che rimbalzare da una testimonianza all’altra. Ma io non ho visto nulla e non ho capito nulla. Mio caro fratello, ti scrivo dal mio silenzio per raggiungere il tuo. Dietro a questa storia c’è qualcuno che prevede, manipola, inquina le piste. Ma chi?
Il corpo è scomparso. Dicono che il cadavere di Jeshua sia uscito dalla tomba. Capisci dove mi trovo, fratello? Bloccato a Gerusalemme per correre dietro a un cadavere che sta marcendo da qualche parte. In una terra dove si vedono figli di Dio per la strada… e li si condanna anche a morire crocifissi sotto un sole rovente! Ora dicono anche che Jeshua sia riapparso, vivo. Qualcuno deve aver istruito i falsi testimoni: Maria di Magdala, Salomè, i pellegrini di Emmaus. Devo trovare il cervello che mi tende una trappola.
Questa religione non ha futuro. Sopravvivrà una sola generazione di cristiani: quella di coloro che hanno visto Jeshua vivo. La notte cala e non mi placa. Prima ero un romano che sapeva, adesso sono un romano che dubita. Ma, in fondo, dubitare e credere non sono forse la stessa cosa? Solo l’indifferenza è atea.
Si diploma in recitazione con Giorgio Strehler alla prestigiosa Scuola del Piccolo Teatro di Milano, si laurea con 110 e lode presso l’Università Statale di Milano e frequenta con il massimo dei voti un master in regia presso la School of Cinematic Arts - University of Southern California di Los Angeles. Ha recitato in spettacoli diretti da registi di fama internazionale quali Giorgio Strehler, Peter Stein, Massimo Castri, Antonio Calenda, prendendo parte a tournée nazionali ed europee. È stato assistente alla regia presso la Kaye Playhouse di New York. Ha recitato in produzioni televisive, cinematografiche e radiofoniche per Mediaset, RAI e Radio Svizzera Italiana. Ha diretto e interpretato gli spettacoli Tradimenti, Nostos, Alla ricerca del tempo perduto, Alla corte di un giullare, Apologia di Socrate, Simposio, La notte degli ulivi, Il vangelo secondo Pilato, Shakespeare’s Memories, La bottega del caffè. È maestro di recitazione presso la Scuola di Alta Formazione dell’Università Cattolica di Milano diretta dalla prof.ssa Elisabetta Matelli.
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Il Cine-Teatro della Rosa ha ricevuto nel corso del 2020 aiuti di Stato pubblicati sul RNA – Registro Nazionale Aiuti di Stato, sezione Trasparenza